La mente al punto
Dialogo sul tempo e il pensiero
Un ignoto giornalista insiste per ottenere un'intervista sulla mente che invecchia. Da questo pretesto prende il via un dialogo intenso e penetrante sul modo in cui la mente si presenta di fronte al passare del tempo. Tra disaccordi e imprevisti momenti di complicità, i due interlocutori disegnano un trascinante periplo della mente: il modo in cui opera, ragiona e parla con sé stessa, i suoi 'componenti' (gli 'omini mentali'), i suoi prodotti e i suoi fantasmi (il linguaggio, l'arte, la scienza, la musica, l'immaginazione), il modo in cui risente delle passioni e dei desideri, il modo in cui sviluppa le sue trovate o le manca, ma anche come avverte e registra il proprio funzionamento e i suoi scacchi. Sullo sfondo, incombente e perentorio, il mondo moderno, digitalizzato e abitato da giovani che non si lasciano incontrare, che offre al dialogo una varietà di metafore e specchi. Scritto in un linguaggio lucido fino alla spietatezza, 'La mente al punto' riprende in una chiave tutta sua le discussioni attuali sulla natura della mente e continua l'analisi del conoscere avviata dall'autore in 'La Terza Fase. Forme di sapere che stiamo perdendo'.