La conversione di Ermanno l'Ebreo
Autobiografia, storia, finzione
È la metà del XII secolo. Giuda è un giovane ebreo di Colonia. A soli tredici anni sogna di essere invitato a condividere la mensa e le ricchezze di un grande imperatore. Molti anni dopo, quando l'incontro con cristiani di fede incrollabile avrà innescato la sua crisi spirituale culminata nella conversione e nel sacerdozio, Giuda interpreterà il sogno come l'invito a unirsi ai cristiani per condividere la ricchezza della 'vera fede'. Scrive così, con il nome di 'Ermanno l'ex ebreo', il racconto per i posteri della sua conversione. Dopo le Confessioni di sant'Agostino, l'Opusculum de conversione sua è una della prime autobiografie comparse in Occidente e ha posto agli storici un quesito insolubile: verità o finzione? Ermanno l'Ebreo è esistito davvero, oppure è un personaggio confezionato dai chierici cristiani?
«Da questo libro ho imparato qualcosa di essenziale per il mio lavoro: la differenza tra finzione e realtà, e come la realtà abbia bisogno di essere accompagnata dalla finzione per rendere la vita più facile.» Pedro Almodóvar, "Le Monde".
«Da questo libro ho imparato qualcosa di essenziale per il mio lavoro: la differenza tra finzione e realtà, e come la realtà abbia bisogno di essere accompagnata dalla finzione per rendere la vita più facile.» Pedro Almodóvar, "Le Monde".