L'invenzione del compleanno
«Il compleanno antico e pagano era concepito come un rito religioso ed è per questo che fu rifiutato dal cristianesimo; quello moderno è apparso soltanto quando ha cominciato ad affrancarsi dalla tradizione cristiana che, nel medioevo, vedeva nel battesimo una 'rinascita' e nelle feste dei santi il ricordo della loro 'nascita' alla 'vera vita'. Non c'era posto per una celebrazione religiosa della ricorrenza della nascita. Questo cambiamento di contenuto è stato accompagnato da un cambiamento di ritmo: al tempo circolare dell'anno liturgico, supporto delle feste religiose e della memoria dei defunti, ha fatto seguito un tempo lineare, che capitalizza gli anni anziché riprodurli uno uguale all'altro. Insomma, la ricorrenza del compleanno per festeggiare la nascita dei nostri cari e la nostra con torta, candeline, regali e auguri di 'buon compleanno', è un'invenzione molto recente: le cinquantatré candeline sulla torta di compleanno di Goethe nel 1802».
Tra immagini e testo, condotti per mano da Jean-Claude Schmitt, scopriremo non senza stupore il carattere tardivo di una celebrazione a noi così cara, prima negli ambienti aristocratici dell'epoca moderna, poi nella borghesia del XIX secolo e infine, ma non prima del XX secolo, negli ambienti popolari.
Rassegna stampa
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L'invenzione del compleanno
Happy birthday compleanno!
di Roberto Beretta
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Goethe, l'inventore del compleanno
di Guido Caserza
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Compleanno come rito postmoderno
di Raffaele Liucci
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Il rito del compleanno da Marco Polo a Goethe
di Renato Minore
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Il primo compleanno l'ha inventato Goethe
di Stefania Bertola
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Il compleanno è solo un'invenzione
di Luciana Matarese
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E il compleanno uccise l'onomastico
di Giuseppe Galasso
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Il compleanno: storia di una consuetudine molto più recente di quanto si pensi
di Camillo Bacchini