Storia dell'Italia medievale
Dal VI all'XI secolo
Tra i secoli VI e XI l'Italia cambia e assume un aspetto fisico, un'articolazione geopolitica, una fisionomia socio-economica destinati a durare a lungo. Gli epocali contrasti in atto la allontanano sempre più dal suo antico ruolo di centro del mondo romano e la trasformano in un partecipante attivo - uno tra i tanti - nella formazione dell'Europa medievale. Rigorosamente ancorata alle fonti e attenta alla loro struttura complessiva, la ricostruzione di Cammarosano mette in luce i rapporti che intercorrono tra avvenimenti politico-militari e cambiamenti economici e sociali, e illustra le alterne fasi di divisione e ricomposizione che segnano a fondo la società italiana medievale: cresce la disuguaglianza gerarchica tra maschi e femmine mentre si riequilibra il rapporto tra padri e figli, tra padroni e servi e tra città e campagne; il mondo cristiano afferma la sua predominanza nella vita religiosa e conosce una integrazione fra religione e assetto politico che sarà causa a sua volta di lacerazioni e conflitti. Al volgere dell'anno Mille l'emergere dei movimenti collettivi nelle campagne e nelle città cambia radicalmente il rapporto tra società e politica.