Quadrare il cerchio ieri e oggi
«Ralf Dahrendorf ha scritto un piccolo libro di grande attualità, un libro terribile perché le prospettive indicate sono terribili e le terapie da lui stesso suggerite non sembrano in grado di fermare il trend e invertirne la marcia.» Eugenio Scalfari, 1995
OGGI
Se per classico s'intende un testo capace di resistere all'erosione del tempo, questo rientra senz'altro nella categoria. Lucio Caracciolo
Quella tracciata da Dahrendorf è una prognosi altrettanto lucida che fondata. Valerio Castronovo
Dahrendorf ci ha avvertito per tempo dei probabili (inevitabili?) cambiamenti da cui sarebbero stati scanditi questi anni. Lorenzo Ornaghi
L'espressione 'quadrare il cerchio' descrive la difficoltà a tenere insieme la crescita economica, la coesione sociale, e la libertà. Federico Rampini
Quando Dahrendorf scrisse Quadrare il cerchio, il mondo appariva dominato dall'ideologia della globalizzazione. Oggi la globalizzazione si chiama 'mercatismo'. Sergio Romano
Difficile contestare la lucidità di questa analisi di Dahrendorf e la sua capacità di anticipare molti dei problemi che segnano il nostro presente. Franco Cassano
Il messaggio di quadrare il cerchio resta attuale e può trovare una risposta proprio dalla crisi finanziaria internazionale. Innocenzo Cipolletta
Con gli occhi di oggi il saggio di Dahrendorf probabilmente parlerebbe anche di due capisaldi del liberalismo e della 'tenuta' della società: regole e crescita sostenibile. Corrado Passera
L'analisi di Dahrendorf è decisa e disincantata. Gian Enrico Rusconi
Finora siamo riusciti a 'quadrare il cerchio', persino in Italia. Fino a quando? Michele Salvati
«I paesi dell'OCSE, per dirla in modo molto diretto e sbrigativo, hanno raggiunto un livello di sviluppo in cui le opportunità economiche dei loro cittadini mettono capo a scelte drammatiche. Per restare competitivi in un mercato mondiale in crescita devono prendere misure destinate a danneggiare irreparabilmente la coesione delle rispettive società civili. Se sono impreparati a prendere queste misure, devono ricorrere a restrizioni delle libertà civili e della partecipazione politica che configurano addirittura un nuovo autoritarismo. O almeno questo sembra essere il dilemma. il compito che incombe sul primo mondo nel decennio prossimo venturo è quello di far quadrare il cerchio fra creazione di ricchezza, coesione sociale e libertà politica. La quadratura del cerchio è impossibile; ma ci si può forse avvicinare, e un progetto realistico di promozione del benessere sociale probabilmente non può avere obiettivi più ambiziosi.» Ralf Dahrendorf, 1995.