Il cervello irriverente
Chiamata anche malattia del cervello irriverente, quando nel 1885 il neurologo francese Gilles de la Tourette la descrisse, la definì semplicemente‘malattia dei tic’. Chi ne è affetto soffre di tic motori multipli, accompagnati spesso da incontrollabili scoppi verbali. Poche patologie umane presentano intrecci neurobiologici, anatomici e funzionali tanto complessi, che connettono il corpo con le attività cerebrali e producono sintomi variabili anche nello stesso individuo. Proprio questa eccezionalità ha indotto oggi a classificarla come ‘sindrome’ piuttosto che come ‘malattia’ e ad ascriverla al campo neurologico anziché psichiatrico. In queste pagine sono raccontate le vicende storiche e cliniche – dalla scoperta ai più recenti sviluppi medici – di una patologia che interroga tanto la biologia del sistema nervoso quanto la biografia di ogni paziente, ma che può essere osservata anche come una ‘metafora antropologica’ del malessere esistenziale del nostro tempo.
Il volume è arricchito da una presentazione di Vittorino Andreoli, una prefazione di Renata Rizzo e una postfazione di Cristina Muccioli.