2. Information retrieval: 3. Opac e biblioteca virtuale 4. Biblioteche e Opac 5. Biblioteche e Opac 7. Le biblioteche 8. Opac specializzati, 10. Banche dati: archivi 11. Metarisorse generali |
Parte prima Concetti e strumenti 3. Opac e biblioteca virtuale [Introduzione]
Per muoversi a proprio agio tra le risorse bibliografiche in Rete, è utile conoscere anche il significato e l'origine di altri due termini, quali biblioteca virtuale e Opac, ed avere qualche nozione sulla loro storia e sulla loro evoluzione. Stabilire con precisione l'origine del termine virtual library è difficile. Occorre ricordare che per realtà virtuale si intende una nuova modalità per presentare agli utenti le informazioni memorizzate in un calcolatore, permettendo loro di interagire con esse «immergendosi» nei dati. La realtà virtuale è tridimensionale: trasmette informazioni ai sensi dell'utente e lo convince di trovarsi in un altro ambiente con il quale ha la sensazione di interagire fisicamente. La realtà virtuale in Internet non esiste, non ancora. Così come non esiste il cyberspace descritto in Neuromante da William Gibson, a dispetto dei sogni di molti giovani cyberpunk. Malgrado la sua non esistenza, in Rete la realtà virtuale è uno degli oggetti di discussione più frequenti, e l'aggettivo virtuale si spreca: in Internet tutto è virtuale, dalle biblioteche alle comunità, dalle pizzerie agli esseri umani. Il termine virtuale, insomma, spesso viene utilizzato per esprimere la diversità della Rete rispetto al mondo esterno, o l'assenza di fisicità dei suoi luoghi. La biblioteca virtuale per il momento non è realtà virtuale, è soltanto virtuale. Per capire come è nata la biblioteca virtuale e tentare di darne una definizione, occorre prima parlare degli Opac (Online public access catalog) e della progressiva evoluzione delle loro funzioni.
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