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Parte prima Concetti e strumenti 2. Information retrieval: strumenti e strategie [Introduzione]
Le interfacce testuali o a caratteri (Cui, Character-based user interface) sono quelle tipiche dei sistemi operativi Dos, di quelli Unix e degli ambienti dei mainframe (i grandi calcolatori); l'interazione fra essere umano e computer, in tal caso, è affidata alla digitazione da parte dell'utente di comandi sotto forma di sequenze di caratteri alfanumerici e alla visualizzazione di analoghe risposte da parte del computer. Le interfacce grafiche (Gui, Graphical user interface, o Wimp, Windows icons menu/mouse printer) sono invece quelle oggi dominanti nei sistemi operativi dei personal computer. Sono basate su finestre, icone, pulsanti, menu a tendina, «pop-menu» (menu a comparsa), «check box» (bottoni e campi di conferma), «form» (moduli da compilare), finestre di dialogo, e sull'uso intensivo del mouse per selezionare, aprire o trascinare oggetti virtuali in un'altrettanto virtuale scrivania che rappresenta lo schermo del computer, secondo una delle metafore più riuscite dell'ultimo decennio. Nel campo dell'information retrieval, esistono tre fondamentali tipi di interazione fra essere umano e computer: A: quella tipica dell'information retrieval tradizionale, non amichevole ma potente, che si effettua mediante comandi in ambiente esclusivamente testuale; B: quella, molto diffusa inizialmente nei cataloghi bibliotecari e nei Cd-Rom, effettuata mediante scelta da menu e compilazione di moduli sia in ambiente grafico sia in modalità testuale, facile ma esasperante in caso di tempi o percorsi troppo lunghi; C: quella semplice e versatile, realizzata in ambiente grafico mediante manipolazione diretta di oggetti sullo schermo, che necessita di mezzi tecnologici più costosi e che nella variante più diffusa utilizza il mouse o il touch screen. Le banche dati commerciali in linea, che inizialmente utilizzavano solo il tipo A, sono ormai pressoché completamente passate al secondo e terzo tipo di interfaccia. Le banche dati su Cd-Rom fin dall'inizio hanno utilizzato soprattutto il tipo B, ma attualmente stanno evolvendo verso il tipo C, con occasionali applicazioni anche del tipo A. I cataloghi elettronici di biblioteche consultabili solo in locale, dopo un periodo di preferenza del tipo B, attualmente utilizzano di volta in volta tutti e tre i tipi di interfaccia, con preferenza crescente per il tipo C; analogamente i pochi cataloghi di biblioteche raggiungibili in Internet via Telnet utilizzano in genere i tipi A e B, talvolta combinati, mentre quelli raggiungibili via Web prediligono il terzo, che apre la strada alla completa ipertestualità.
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