Storia d'Italia
vol. VI. L'Italia contemporanea. Dal 1963 a oggi
In un'epoca di trasformazioni rapide come quelle che il nostro paese sta sperimentando, si fa più acuta l'esigenza di rintracciarne non solo i motivi contingenti ma anche le radici più profonde. Gli anni fra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento segnano l'avvio di una storia profondamente diversa per l'Italia nel suo insieme. Solo da allora l'Italia tutta è costretta a misurarsi con i problemi della modernità, di cui l'idea di nazione, l'unità politica e lo sviluppo economico sono elementi costitutivi. Quest'opera costituisce la sintesi del lavoro compiuto da alcuni tra i migliori studiosi della nuova generazione, che hanno rinnovato fortemente le nostre conoscenze sulla storia d'Italia, a partire dalle modalità della sua unificazione. In sei volumi scanditi cronologicamente - dai primi dell'Ottocento a oggi - si presenta una lettura originale delle vicende del nostro paese, fuori dai vecchi schemi ideologici. A ciò si unisce la chiarezza del linguaggio e la sistematicità della trattazione, che investe insieme alla politica anche l'economia, i fenomeni sociali e la vita culturale. La completezza dell'informazione e la ricchezza degli apparati (bibliografie, tavole statistiche, cronologie e indici analitici) fanno di questa Storia d'Italia anche un prezioso strumento di consultazione. Negli anni successivi al «miracolo economico» e all'avvento del centro-sinistra, l'Italia cambia a un ritmo sconosciuto in passato. Gli indicatori economici demografici e sociali mutano rapidamente rivelando un volto nuovo quanto a comportamenti, abitudini, consumi. Anche il mondo della cultura si apre a nuove sollecitazioni, pur in presenza di forti schematismi ideologici.
Di fronte a questi sviluppi il sistema politico italiano mantiene, nonostante le diverse formule di governo susseguitesi, una sostanziale staticità, ma perde progressivamente la capacità di governare il mutamento sociale ed economico del paese. La crisi apertasi all'inizio degli anni Novanta (fine della guerra fredda, varo dell'Unione Europea, Tangentopoli) impone una serie di cambiamenti, che però stentano a comporsi in un consolidato quadro di rinnovamento.