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Parte terza Oltre i cataloghi: testi e banche dati 9. Oltre i cataloghi: i testi [Introduzione]
Il panorama dell'editoria in questi anni sta profondamente cambiando. Ormai, i testi on line non sono solo più piccole collezioni messe a disposizione da studiosi o appassionati, ma incominciano a interessare anche gli editori tradizionali. A poco a poco la Rete sta mostrando sempre di più le sue potenzialità come medium centrale per la distribuzione di libri e pubblicazioni. È difficile dire oggi quali saranno le soluzioni adottate in futuro, se gli e-book di un dispositivo di lettura dedicato, la stampa on demand (di cui si parlerà in breve più avanti) o la lettura di testi direttamente on line; è sicuro, però, che la Rete diventerà uno dei cardini per la diffusione dei testi, con la loro progressiva digitalizzazione anche nei casi in cui sono destinati a essere stampati e letti su carta. Figura 16. Un manuale aperto con Acrobat ebook reader. Senza entrare nei dettagli di queste trasformazioni, per i quali si rimanda al libro La nuova editoria di Brunella Longo (Editrice Bibliografica, 2001) e alle sezioni sugli e-book di Merzweb <http://www.merzweb.com> di Gino Roncaglia e di Italianistica online <http://www.italianisticaonline.it> di Luigi M. Reale, in questo paragrafo si affronteranno in breve i principali aspetti legati alla diffusione commerciale del libro in formato elettronico. Dopo il caso Napster e gli scambi incontrollati di file audio in formato Mp3, la maggiore preoccupazione degli editori, grandi e piccoli, è la possibilità che i testi da loro posseduti vengano copiati e riprodotti senza autorizzazione se diffusi in Rete. Nel caso di testi integrali pubblicati su Web, una delle tecniche usate è la frammentazione dei testi stessi in molte pagine Html, in modo da renderne scomoda la stampa e da mantenere vivo l'interesse per una copia cartacea della pubblicazione. Ma da qualche anno la diffusione, seppure lenta e limitata, di e-book veri e propri, cioè di dispositivi studiati apposta per consentire l'agevole lettura di testi scaricati dalla Rete, ha portato allo sviluppo di formati sicuri, che grazie a tecniche particolari non possono essere copiati. L'utente quindi ne acquista una copia, la legge su Pc, su un Pda (Personal digital assistant, i computer palmari), o su un e-book dedicato, e non può duplicarlo. Figura 17. Un manuale aperto con Microsoft reader. Mentre il confine tra l'e-book vero e proprio e il semplice testo digitale sfuma e diventa più confuso, di solito oggi si usa il termine e-book solo per indicare o i dispositivi dedicati (molto simili a dei piccoli computer portatili) o quei testi che richiedono un reader, cioè un software studiato apposta per la lettura. Negli altri casi, invece, si preferisce ancora parlare, in modo molto più generico, di testi digitali. I programmi per la creazione e la lettura degli e-book che oggi si stanno contendendo il mercato sono due. Acrobat ebook reader e il Pdf. Da un lato c'è Adobe reader, ora comprendente anche il lettore per e-book, che sfrutta il Pdf, quindi un formato che, per quanto diffuso e in parte standardizzato e aperto, è proprietario. Per migliorare il proprio reader, nell'autunno del 2000 Adobe ha anche acquisito Glass-book, uno dei primi produttori di e-book. I sostenitori del software di Adobe sottolineano la sua capacità di gestire le immagini e la possibilità di stampare i testi. Il prodotto per la lettura è distribuito gratuitamente sul sito di Adobe <http://www.adobe.com>. Microsoft reader e il Lit. Sul versante opposto si è mossa Microsoft, con un suo formato proprietario, Lit, usato da un programma chiamato Microsoft reader. Chi sceglie la soluzione di Microsoft ne apprezza la compatibilità con l'unico formato non proprietario esistente: l'Oeb. Anche in questo caso il reader è disponibile gratuitamente; si scarica dal sito di Microsoft <http://www.microsoft.com>. Oeb (Open ebook). È lo standard non proprietario, che forse potrebbe mettere d'accordo tutti, rendendo possibili le conversioni da un sistema all'altro, anche se la posizione di Adobe in merito non è ancora del tutto chiara. Informazioni sull'Oeb si trovano sul Web dell'Oeb forum <http://www.openebook.org>. Per ora è molto difficile dire, in questa lunga guerra di posizione, quale dei due reader sia il migliore, chi riuscirà a catturare la fetta di mercato più grande e quale ruolo giocheranno l'Oeb o altri standard non proprietari (occorre non sottovalutare gli altri formati di tipo Sgml, quali l'Xml e il Tei). D'altra parte, il problema risolto dai due sistemi proprietari, la protezione dalla possibilità di copia, è un punto essenziale perché questi strumenti raggiungano una buona diffusione. In entrambi i reader proprietari, un'opzione «bookshop» permette di acquistare i libri on line, grazie a servizi forniti da vari editori. Altri reader, meno importanti, sono legati a determinati modelli di dispositivi di lettura (che si chiamano sempre reader, come il software), tra i quali il più famoso è forse il Rocket e-book, o a particolari Pda. Un'altra soluzione era stata adottata nel 2000 dalla californiana Bookface.com, sfruttando un reader Java. Le pagine del libro venivano presentate gratuitamente on line, insieme a banner pubblicitari, in una modalità impossibile da scaricare e da stampare; il lettore poteva però inserirvi segnalibri e modificare le dimensioni dei caratteri. Per alcuni libri, inoltre, non era disponibile l'intero testo. A dimostrare quanto questi modelli siano ancora incerti dal punto di vista del business, la vita di Bookface è durata appena 6 mesi; il servizio è stato infatti chiuso all'inizio del 2001 per mancanza di finanziamenti. Per trovare in Internet degli e-book da scaricare, un buon motore di ricerca è Ebook <http://www.ebookad.com>, con un archivio che ne indicizza 10 mila, in tutti i formati. Altri indirizzi interessanti sono la Ebook directory <http://www.ebookdirectory.com> e Searchebooks.com <http://www.searchebooks.com>, che però trovano testi di tutti i tipi. Degno di nota anche NetLibrary <http://www.netlibrary.com>, una divisione di Oclc che si rivolge alle biblioteche per mettere a loro disposizione on line - a pagamento - una vasta collezione di e-book che gli utenti finali potranno a loro volta consultare attraverso la mediazione della loro biblioteca locale di riferimento. Da segnalare ancora che Adobe ha lanciato alla fine del 2003 un sito per la vendita di contenuti digitali nel suo formato Pdf, con indirizzo <http://www.digitalmediastore.adobe.com>. Vi si trovano e-book e link ad altre risorse in questo formato, quali quotidiani, riviste e carte geografiche. In Italia Apogeo è stata una delle prime case editrici a distribuire gratuitamente alcuni e-book <http://www.apogeonline.com/Ebook>, in formato Pdf, Lit e per Palm (uno dei Pda più diffusi). Apogeo ha anche avviato in questo campo una collaborazione con Longanesi <http://www.longanesi.it/ebook.html>. Un altro editore che si è lanciato in questo settore è Mondadori <http://ebook.mondadori.com>, con testi in formato Lit, alcuni dei quali gratuiti.
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