2. Information retrieval: 4. Biblioteche e Opac 5. Biblioteche e Opac 7. Le biblioteche 8. Opac specializzati, 10. Banche dati: archivi 11. Metarisorse generali |
Parte terza Oltre i cataloghi: testi e banche dati 10. Banche dati: archivi e host computer in Internet [Introduzione]
Alcune banche dati prodotte da enti istituzionali italiani, prevalentemente di tipo giuridico e statistico, sono raggiungibili tramite specifici servizi di accesso che operano presso consorzi universitari ed istituti di ricerca. Per l'accesso è richiesta nella maggior parte dei casi la sottoscrizione di un abbonamento; non si parlerà qui di banche dati giuridiche, molto ricche, che verranno trattate nel paragrafo dedicato a questo argomento. Informazioni e servizi di consultazione di molte banche dati sono forniti per esempio dal Cilea (Consorzio interuniversitario lombardo per l'elaborazione automatica), all'Url <http://www.cilea.it/servizi/h/h1.htm>, dal Cineca (Consorzio interuniversitario del nord-est italiano per il calcolo automatico), con indirizzo <http://ionio.cineca.it>, e dal Cib (Centro interbibliotecario Università di Bologna), all'Url <http://www.cib.unibo.it>. Sul sito dell'Istituto poligrafico e zecca dello Stato <http://www.ipzs.it>, Ispotel permette di interrogare, oltre a Guritel, di cui si parlerà in seguito, diverse altre banche dati, tra le quali quelle fiscali, quelle commerciali, quelle farmaceutiche, le legislazioni delle Regioni e gli albi professionali. Si segnala quindi il sito Web dell'Istat <http://www.istat.it>, che consente di accedere ad alcuni dati statistici europei, nazionali e regionali. Dal 2002 questo organismo ha aperto al pubblico diverse sue banche dati tematiche, all'indirizzo <http://www.istat.it/Banche-dat/index.htm>, con per esempio i censimenti, le statistiche demografiche e gli indicatori economici congiunturali. Sempre in Italia, il gruppo editoriale de «Il Sole-24 Ore» ha allestito all'indirizzo <http://www.banchedati.ilsole24ore.com> il servizio a pagamento Banche dati on line, con informazioni economiche, finanziarie e normative dal 1984 ad oggi, tratte per lo più da quotidiani e periodici italiani. I principali archivi disponibili sono elencati nella Tabella 6.
Un altro interessante archivio è fornito dal «Corriere della Sera» <http://www.corriere.it/archivio/archivio.shtml>, con gli articoli dal 1992 a oggi, inclusi gli inserti e i supplementi. La ricerca e la consultazione degli articoli brevi o più recenti sono libere e gratuite, mentre per la visione degli articoli di lunghezza superiore ai 1.000 caratteri e pubblicati da più di due settimane occorre abbonarsi al servizio. Infocamere <http://www.infocamere.it>, la società consortile delle Camere di commercio italiane che ha come compito quello di assicurare la realizzazione, la gestione e lo sviluppo delle applicazioni informatiche necessarie al funzionamento del Sistema camerale italiano, offre in Internet alcune banche dati molto interessanti. Le banche dati delle Camere di commercio contengono un vasto patrimonio di informazioni sull'economia italiana, con dati su oltre cinque milioni di imprese: la loro dislocazione sul territorio, gli amministratori, i bilanci, la struttura societaria, le attività di scambio con l'estero, e via dicendo. L'accesso al contenuto delle banche dati, per lo più a pagamento, è possibile rivolgendosi ad una qualsiasi Camera di commercio oppure tramite i distributori di Infocamere. Le banche dati principali che vengono commercializzate oggi riguardano visure, cariche, soci, bilanci, protesti e fallimenti. Si segnala ancora il registro delle imprese, gestito sempre dalle Camere di commercio <http://www.infoimprese.it>. Sulle imprese italiane, può essere interessante anche il Sistema Italia della Guida Monaci <http://www.italybygm.it>, consultabile on line previo abbonamento. La Biblioteca di documentazione pedagogica (Bdp) di Firenze è stata fondata nel 1952 dal Ministero della pubblica istruzione. Nota anche come Biblioteca pedagogica nazionale (Bpn), dal 20 luglio 1999 (decreto legislativo n. 258) ha ufficialmente cambiato il nome in Indire (Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa). La Bdp o Indire, specializzata in scienze dell'educazione e scienze umane, possiede quasi 100 mila monografie e 1.000 testate di periodici, e mette a disposizione sul suo sito <http://www.indire.it> numerosi link a risorse informative utili per la didattica e il mondo della scuola, costituendo un punto di riferimento fondamentale nel ciberspazio per tutti gli insegnanti e i pedagogisti. L'Indire produce anche in proprio alcune banche dati, ad accesso gratuito. Nella Tabella 7 si elencano i principali archivi disponibili, che vanno cercati con pazienza a partire dalla pagina principale del sito, adesso realizzato con una grafica accattivante ma nel complesso male organizzata. Tra gli archivi è stato purtroppo abbandonato quello relativo alla letteratura giovanile. Per le risorse italiane, infine, si segnala la Guida alle banche dati italiane <http://uptoit.org/ital/monitor/monitor.htm>, un repertorio abbastanza completo e aggiornato fino al 2003, con possibilità di fare ricerche per soggetto, per lingua e per modalità di accesso (gratuito o a pagamento).
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