Edizione: 2008, II rist. 2009
Pagine: 174, ril.
Collana: i Robinson / Letture
ISBN carta: 9788842087199
Argomenti: Storia dell'alimentazione

Il formaggio con le pere

La storia in un proverbio
Massimo Montanari

Il formaggio è il cibo di Polifemo, l’uomo-bestia non toccato dal processo di civilizzazione. La pera è il simbolo dell’effimero, di gusti e piaceri non necessari, dunque di distinzione sociale. Il loro matrimonio è proverbiale e certo saporito, ma niente affatto scontato.

 

«Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere». Il proverbio è notissimo, ma è difficile decifrarlo: come può un ammonimento di ‘saggezza popolare’ escludere dal sapere il contadino? Qualcosa evidentemente non torna. Lo storico si incuriosisce, si chiede quale origine possa avere un testo del genere, che cosa significhi, a cosa possa servire. Investigando fra ricettari antichi, trattati di agricoltura e di dietetica, opere letterarie e raccolte proverbiali, Massimo Montanari scopre che i palati esigenti e gli stomaci delicati della nobiltà si innamorano del formaggio con le pere sin dal Medioevo. Ma c‘è di più. A un certo punto l’abbinamento diventa espressione di un savoir faire socialmente esclusivo. Ciò accade quando l’idea medievale del ‘gusto’ come capacità naturale è sopravanzata dall’idea moderna del ‘buongusto’ come attitudine culturale. Senza questo snodo decisivo il proverbio sarebbe impensabile. Montanari si avventura – non senza colpi di scena – nei delicati territori di confine tra cultura scritta e cultura orale, rapporti economico-sociali e rappresentazioni mentali. E l’enigma si svela: quell’ambigua sentenza non è il deposito di una saggezza condivisa, ma un luogo di rappresentazione del conflitto sociale e della lotta di classe. Chi l’avrebbe mai detto che tanta parte di storia se ne stesse racchiusa in un proverbio?

Edizione: 2009
Pagine: 174
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788842087199

L'autore

Massimo Montanari

Massimo Montanari insegna Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna, dove ha fondato il Master “Storia e cultura dell’alimentazione”. Per Laterza ha pubblicato, tra l’altro: Alimentazione e cultura nel Medioevo; Convivio (3 volumi); Il pentolino magico; Storia dell’alimentazione (curata con J.-L. Flandrin); La cucina italiana (con A. Capatti); Storia medievale; Il cibo come cultura; Il formaggio con le pere. La storia in un proverbio; Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo; L’identità italiana in cucina; Gusti del Medioevo. I prodotti, la cucina, la tavola; I racconti della tavola; Il sugo della storia; Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro; Cucina politica. Il linguaggio del cibo fra pratiche sociali e rappresentazioni ideologiche (a cura di); Amaro. Un gusto italiano; La fame e l’abbondanza. Storia dell’alimentazione in Europa.

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