Spaghetti e pomodori
«Io solo so dove e quando sono nati gli spaghetti. Me l’ha rivelato un vecchio marinaio, quando navigavo come mozzo sul mare di Giava…»
La storia del piatto più buono al mondo attraverso l’Italia, la Cina, il Messico, la Spagna, il Medio Oriente.
«Chi dice che gli spaghetti sono nati in un luogo del mondo, chi dice in un altro: io solo so dove e quando sono nati. Me l’ha rivelato un vecchio marinaio, quando navigavo come mozzo sul mare di Giava. Bisogna sapere che l’imperatore cinese Han Chu San, vissuto mille anni fa, quando in nessun luogo del mondo esisteva la pasta, era appassionato del gioco dello shangai. Era anche bravissimo: ogni anno sfidava il miglior giocatore dell’impero. Un anno si presentò al palazzo Ho Tan Si. L’imperatore e Ho Tan Si cominciarono a giocare con gli shangai di grano in silenzio. L’imperatore disse: “Ho Tan Si, possiamo fare due cose: o contare gli shangai, per vedere chi ha vinto la partita, o mischiarli e gettarli in una pentola piena d’acqua bollente, che il cuoco del palazzo ha preparato”. Il magrissimo Ho Tan Si fece un piccolo inchino. Allora l’imperatore fece un cenno ed entrò il cuoco imperiale con molte ciotole su un grande vassoio: ciotole di sale, olio, sugo di carne, di soia, di verdure di ogni colore e sapore, e peperone, zafferano e molte altre delizie. Gli shangai della partita finirono nella pentola e, sopra il vapore dell’acqua che bolliva, i volti di Han Chu San e di Ho Tan Si sorridevano.»