L'Europa è un'avventura
«Poiché non sono un profeta, devo evitare di esprimere giudizi prematuri. Tuttavia, vorrei condividere con il lettore un’osservazione, la sola che la diagnosi sociologica mi autorizzi a fare. Quali che siano le sue radici o la fonte del suo potere, lo stimolo all’integrazione politica, e il fattore necessario affinché progredisca, è la visione condivisa di una missione collettiva. Dove trovare una simile missione nella nostra Europa del 2012?
Esiste un ambito in cui l’Europa ha acquisito un’esperienza storica e delle capacità che non temono confronti. E poiché si dà il caso che quell’ambito sia letteralmente questione di vita e di morte per il futuro del pianeta, è impossibile sopravvalutare l’eredità che noi europei possiamo dare al mondo che si globalizza rapidamente. Questo lascito è la forma storicamente assunta dalla cultura europea, ed è anche il nostro odierno contributo ad essa. Il futuro dell’Europa politica dipende dalle sorti della cultura europea».