Cose che abbiamo in comune
Quarantaquattro lettere di Zygmunt Bauman rivolte a ognuno di noi, storie ispirate a esistenze comuni, da cui trarre spunti. Lettere che sono ‘racconti di viaggio’, viaggi nella vita, resoconti che molti di noi stanno stilando. Parlano di consumismo, solitudine, amore, educazione, privacy, inquinamento ambientale, social network. In questo gioco dell’esistenza – dice Bauman – «le carte non sono ancora state distribuite, e nessuno può sapere come andrà la prossima mano. Ci aspettano molte altre sorprese e tante svolte inaspettate. Se solo riuscissimo a trarre da queste esperienze una lezione di cui fare tesoro, da tenere a mente per un periodo di tempo che si estenda oltre la nostra prossima visita al centro commerciale...».
Rassegna stampa
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di Fabrizio Tonello
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di Raffaella De Santis