Cecità morale
La perdita di sensibilità nella modernità liquida
Tutti, visibili e invisibili, viviamo la medesima, «umiliante ed esasperante sensazione di essere condannati ad affrontare in solitudine minacce comuni».
A sostenerlo è Zygmunt Bauman in un bel dialogo con Leonidas Donskis.
Franco Marcoaldi, “Robinson – la Repubblica”
Quando il dolore morale perde la salutare funzione di avvertimento, di allarme e di spinta ad aiutare il nostro simile, inizia il tempo della cecità morale.